Niels Abel

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Niels Henrik Abel, nato il 5 agosto 1802 a Finnøy (Norvegia), è celebre per i suoi risultati in Algebra e Teoria delle funzioni. In particolare nel 1824 dimostrò l'impossibilità di risolvere le equazioni polinomiali di quinto grado mediante una formula risolutiva generale (cioè esprimibile tramite radicali).

Nato in una famiglia di ecclesiasti, a tredici anni si iscrisse alla Scuola Cattedrale di Cristiania, dove mostrò il suo precoce genio. Sotto la guida del matematico Bernt Michael Holmboë, Abel studiò le opere di Newton, Eulero, Lagrange e Gauss. In particolare questo studio gli suggerì la dimostrazione dello sviluppo della serie binomiale generale come applicazione della teoria delle serie.

Nel 1821 si iscrisse all'Università di Cristiania, ma la prematura morte del padre ebbe conseguenze economiche disastrose per la sua famiglia e per questo il suo maestro Holmboë gli procurò dei sussidi per proseguire gli studi. In questo periodo Abel dimostrò l'inesistenza di un metodo risolutivo per le equazioni di quinto grado e si dedicò allo studio di due problemi legati fra loro: trovare tutte le equazioni algebriche di diverso grado che possono essere risolte algebricamente e determinare se una equazione algebrica data può essere o meno risolta algebricamente (problema che risolverà qualche anno più tardi Évariste Galois).

Niels Abel

 

Nel 1924 Abel si recò a Berlino, dove conobbe August Crelle, fondatore della rivista “Jurnal für die reine und angewandte Mathematik” nella quale furono pubblicate ventidue memorie di Abel nei primi tre volumi. Si trasferì poi a Parigi dove conobbe Cauchy – considerato da Abel il più grande matematico dell'epoca – ma l'accoglienza piuttosto fredda riservatagli lo deluse. Prima di partire per il sud della Francia chiese a Cauchy di consegnare la sua opera “Una proprietà generale di una classe estesissima di funzioni trascendenti” all'Académie des Sciences. L'Accademia, nel 1826, incaricò Cauchy e Legendre di esaminarla, ma andò persa e ritrovata solo nel '41. In questo volume compare il cosiddetto teorema di Abel che mette in relazione il limite di una serie di potenze con la somma dei suoi coefficienti.

Nel 1828 Abel ritornò a Cristiania dove sperava di ottenere una cattedra all'Università, ma senza successo. Le sue condizioni di salute peggiorarono e, in seguito ad un'emorragia, capì che la fine era vicina. Abel è morto a Froland il 6 aprile 1829 e due giorni dopo una missiva di Crelle gli annunciava la nomina a professore di Matematica all'Università di Berlino.

Ad Abel è intitolato il Premio, istituito nel 2002 dall'Accademia delle Scienze norvegese, che ha lo scopo di promuovere la Matematica e renderla più prestigiosa agli occhi delle giovani generazioni. Viene attribuito annualmente ad un eminente matematico e consiste in una somma di denaro di circa 750.000 euro.