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Quello dei principi di minimo o di massimo, detti anche principi di ottimalità, è uno dei paradigmi più interessanti e fecondi nella cultura occidentale. Nel mondo contemporaneo, dominato dal mercato, esso può essere formulato come il principio della economia dei mezzi o della strategia ottimale per ottenere dei risultati . Ma, come molti sanno, esso ha assunto nel corso dei secoli valenze metafisiche, estetiche e gnoseologiche.
Pubblichiamo il contributo dell'autore al Convegno "Innovazione didattica e Matematica", tenutosi a Perugia dal 24 al 26 maggio 2001 e organizzato dal Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Perugia
Una delle pagine più importanti del progresso scientifico e tecnologico del Novecento - la nascita del calcolatore - viene coinvolta nella persecuzione antiebraica e nel sostegno al nazismo.L'IBM riesce a lavorare contemporaneamente con i tedeschi e con gli Alleati. L'articolo di Pietro Nastasi (già pubblicato sul numero 53 di Lettera Matematica Pristem) ricostruisce le cruciali vicende della nascita della tecnologia informatica.Introduzione
Di messer Leonardo Pisano, detto "il Fibonacci", si parla spesso: per la sua importanza nell'introduzione della scrittura araba di numeri e simboli matematici in occidente, per le sue conoscenze algebriche ... ma le  notizie  biografiche  su  Leonardo  sono   insufficienti. Quali  sono  le  fonti  cui  attingere?
Continuiamo la serie di ricordi su Renato Caccioppoli, con questa testimonianza di Guido Iazzetta (redattore della "Settimana Enigmistica" e direttore della "Sibilla", rivista di enigmistica classica). Chissà se, con l'aiuto dei nostri lettori, riusciamo a trovare i libri di Caccioppoli scritti dal padre di Guido Iazzetta?
Questa intervista a Jean-Marie Laborde è pubblicata sul numero 37 del Bollettino CABRIRRSAE. Ringraziamo la rivista per la gentile concessione alla riproduzione. A cura di Giuseppe Accascina dell'Università "La Sapienza" di Roma e Luigi Tomasi del Liceo Scientifico “G. Galilei” Adria - Rovigo
L'articolo che qui presentiamo compare nel numero doppio ("speciale Atti Convegno") di CABRIRRSAE, n.35-36, aprile-luglio 2003, a cura dell'I.R.R.E. dell'Emilia Romagna. Ringraziamo gli organizzatori del Convegno e il Comitato di redazione per la cortese autorizzazione e collaborazione.
Immaginate dei giovani ai quali si chiedesse di eseguire delle scale musicali e degli arpeggi senza mai fare ascoltare loro una melodia. E che oltre tutto, in seguito alla scelta che dovranno fare alla fine della scuola media, non avranno mai occasione di sentirne una … Queste parole mi paiono le più significative tra quelle contenute nell'articolo di Sylvaine Gasquet, recentemente pubblicato sul sito. Sono parole che dipingono bene il profondo disagio che produce in me la lettura dei libri di testo più diffusi per la scuola media.
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