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Frank Morley nasce nel Suffolk, terra di paludi e acquitrini sulle coste inglesi, il 9 settembre 1860. Dopo la laurea al King's College di Cambridge, si trasferisce in Pennsylvania, presso il "Quaker College" dove rimane sino alla morte avvenuta nel 1937. Studioso di Geometria e di Algebra (e giocatore di scacchi a livello mondiale) mantiene per tutta la sua cinquantennale carriera, il gusto di porre problemi dalle pagine dell'Educational Times. Il suo risultato più noto è appunto il Teorema "del triangolo".
Poco prima della fine del ’500, nella sua Summa de Arithmetica, che a dispetto del titolo si può senz’altro considerare come un testo di Algebra, Luca Pacioli afferma che il problema di trovare una formula algebrica per risolvere le equazioni di terzo grado è altrettanto difficile che la quadratura del cerchio. Mai una profezia scientifica fu disattesa tanto presto.
In questo articolo gli autori, già noti ai nostri lettori per l'interessante lavoro su Guarino Guarini e la Cappella della Sindone a Torino, affrontano uno dei temi più affascinanti per un artista: il "rapporto" tra luce e colore. Lo trattano con uno dei pittori più cari e forse noti, Claude Monet, esponente di spicco di un altrettanto famoso movimento pittorico, l'impressionismo, analizzando una delle sue ultime opere e fornendone una duplice lettura, quella tecnico-artistica e quella filosofico-scientifica. Ringraziamo Maura Bestetti ed Ermanno Paleari per questo "pezzo", nuovo ed efficace esempio del rapporto tra Arte e Matematica e le altre discipline scientifiche.
Dopo Pisa e Trieste, il nostro viaggio nei più attivi centri di ricerca matematica italiana tocca Roma e il CNR. Siamo andati all'IAC ("Istituto per le Applicazioni del Calcolo") fondato da Mauro Picone nel 1927. Il primo Istituto di Matematica applica ta del mondo compie, dunque, ottant'anni.
Due ricorrenze particolarmente importanti – i 400 anni dalla pubblicazione del Nuncius Sidereus e i 200 anni dalla nascita di Darwin – offrono a Carlo Bernardini l’occasione per tornare sul valore delle profonde svolte culturali realizzate dalla scienza. Ma anche sui temi dell’analfabetismo scientifico dilagante e dell’immenso potere esercitato dal pensiero dogmatico.
Questo intervento "Cent'anni di ricerca in Italia: un passato da salvare" è la relazione tenuta da Carlo Bernardini in occasione della cerimonia di consegna della prima edizione del Premio "Federigo Enriques" nel settembre 2004. L'evento è stato organizzato dal Centro Studi Enriques, a Livorno
Tentare di dare anche una vaga idea dell'impegno dello scienziato Carlo Bernardini per la pace, il disarmo e la sicurezza internazionale vorrebbe dire ripercorrere tutta la sua carriera di uomo di scienza e la sua vita di cittadino. E non ho certamente il tempo per farlo.
Un gruppo di prestigiosi scienziati italiani ha espresso tutto il proprio dissenso nei confronti di una "Finanziaria", che taglierebbe i fondi alla ricerca di base. Tra di loro Carlo Bernardini, fisico, docente all'Università "La Sapienza" di Roma, direttore della rivista "Sapere".
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