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Da antico informatico so bene che il computer generalmente non è una soluzione ma un mezzo: dato un qualsiasi problema, il computer può validamente servire come supporto all'attività risolutiva portata avanti da un uomo, semplificandone ed accelerandone il lavoro. Ma non bisogna prendere per oro colato i risultati ottenuti, né demandare interamente alla macchina la soluzione del problema stesso.
Tradizionalmente vengono chiamate Matematica pura e applicata . Costituiscono in ambito matematico la ricerca di base, curiosity driven , quella che non si pone tante questioni sulla propria utilità, contrapposta a quella invece che applica risultati trovati precedentemente per risolvere specifiche situazioni o che comunque trae le motivazioni del proprio sviluppo da problemi concreti o suggeriti dalle altre discipline.
Pubblichiamo il resoconto di un'esperienza didattica che, attraverso l'analisi di un'immagine di Escher, ha consentito di affrontare temi matematici tradizionali in modo innovativo. L'attività, realizzata in una scuola superiore nell'ambito del GREMG (Gruppo Ricerca Educazione Matematica Genova) coordinato da Fulvia Furinghetti, è qui descritta da Adriano Demattè. L' articolo è una sintesi di due contributi dello stesso autore, già apparsi su riviste specializzate: ‘Infinito, arte, matematica: un dibattito in classe', L'Educazione Matematica, n. 3 2006, p. 21; ‘La matematica in “Limite circolare” secondo Gaia', L'Insegnamento della Matematica e delle Scienze Integrate, vol. 28B 2005, p. 225.
Riduzione dell'articolo omonimo in "Leonhard Euler: Life, Work and Legacy", (R.E. Bradley e C.E. Sandifer eds), Elsevier 2007. Riduzione e traduzione di Renato Betti.
E' stato presentato a Roma, all'Accademia dei Lincei, nei giorni scorsi (il 29 gennaio). Per l'occasione erano presenti i ministri Fabio Mussi e Emma Bonino, il Commissario europeo per la scienza e la ricerca, Janez Potocnick, il premio Nobel Rita Levi Montalcini. Il "Settimo Programma Quadro" della Comunità Europea per le attività di ricerca e sviluppo tecnologico (2007-2013) prevede 53 miliardi di Euro da investire,nella ricerca, fino al 2013. Un'occasione storica per l'Unione Europea. Una grande opportunità per il nostro Paese - ha dichiarato il Ministro Fabio Mussi - che potrebbe far arrivare finanziamenti per 7-8 miliardi di Euro nei prossimi sette anni a patto però che l'Italia sia in grado di cogliere questa.occasione. A Roma, all'Accademia dei Lincei, è intervenuta anche l'europarlamentare Pia Elda Locatelli, che ha avuto un ruolo particolarmente importante nello "stendere" le linee-guida del Programma. Riportiamo qui il suo intervento.
Il n. 72 di “Lettera Matematica PRISTEM” riporta un passo estratto da un testo di Sandro Faedo in cui il matematico pisano racconta alcuni episodi di un suo viaggio negli USA, negli anni '60, per intensificare i rapporti di “collaborazione” con l'IBM. Il brano che qui riportiamo - sempre tratto dal testo scritto da Sandro Faedo – è invece un aneddoto sul rigore dei matematici e, in particolare, di Eugenio Bertini quale esaminatore (in un concorso universitario) di Beppo Levi.
Vari autori hanno ricostruito, nel numero 12-13 di PRISTEM/Storia, le vicende legate alla nascita dell'informatica in Italia e alla costruzione e acquisto dei primi calcolatori. Nel 1954-5 l'avvento del computer -come scrive Corrado Bonfanti- riguardava inizialmente una ristrettissimaa cerchia di specialisti mentre "l'opinione pubblica era coinvolta solo a livello emozionale: nasceva il mito del cervello elettronico".
Nel 1976 l'Associazione degli Scrittori di Fantascienza Americani radiò dai suoi membri onorari Stanislav Lem, reo di aver scritto "Fantascienza: un caso senza speranza (con eccezioni)". Secondo le condivisibili accuse avanzate nel saggio di Lem, il novantanove per cento della fantascienza è un genere di consumo mercizzato e massificato e dunque dozzinale e stereotipato.
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