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Questo intervento "Cent'anni di ricerca in Italia: un passato da salvare" è la relazione tenuta da Carlo Bernardini in occasione della cerimonia di consegna della prima edizione del Premio "Federigo Enriques" nel settembre 2004. L'evento è stato organizzato dal Centro Studi Enriques, a Livorno
Tentare di dare anche una vaga idea dell'impegno dello scienziato Carlo Bernardini per la pace, il disarmo e la sicurezza internazionale vorrebbe dire ripercorrere tutta la sua carriera di uomo di scienza e la sua vita di cittadino. E non ho certamente il tempo per farlo.
Un gruppo di prestigiosi scienziati italiani ha espresso tutto il proprio dissenso nei confronti di una "Finanziaria", che taglierebbe i fondi alla ricerca di base. Tra di loro Carlo Bernardini, fisico, docente all'Università "La Sapienza" di Roma, direttore della rivista "Sapere".
Ho deciso di scrivere questa nota introduttiva alla teoria algoritmica dell’informazione nella forma di dialogo per almeno tre motivi. Il primo è per renderla più agevole e divertente ad un lettore che potrebbe venire scoraggiato da un articolo scritto in modo sistematico: con la forma del dialogo si susseguono domande e risposte e quindi diventa più facile seguire il filo logico. Il secondo motivo nasce dal fatto che io non sono un esperto di questa teoria. Mettendo le varie affermazioni nelle bocche dei signori A. e B., posso tranquillamente dissociarmi dalle loro affermazioni qualora si dovessero rivelare esposte in modo approssimativo ed un po’ impreciso.La terza motivazione sta nel fatto che questi due signori sono giovani studenti e, in quanto tali, hanno tutto il diritto di fare galoppare la loro fantasia, diritto che non si addice a un professore. Naturalmente esiste anche il rovescio della medaglia. Questi due signori non sempre si esprimono in buon italiano. Mescolano vocaboli tecnico-scientifici con parole del gergo studentesco e qualche volta usano vocaboli troppo coloriti che fanno disonore al mondo accademico. Ma anche all’Università se ne vedono di tutti i colori e bisogna rassegnarsi.
1. Premessa Questo documento ha l'obiettivo di illustrare come utilizzare il programma Xpress–MP per costruire e risolvere dei modelli di programmazione lineare anche in ambiti professionali.  
La casa editrice Springer Italia ha recentemente pubblicato il volume ”Per una storia della geofisica italiana” (© Springer Italia 2010) di Franco Foresta Martin e Geppi Calcara. Il libro ricostruisce i primi passi, nella Roma degli anni Trenta, dell'Istituto Nazionale di Geofisica, dedicando un intero capitolo a quella storia dei raggi cosmici che fu l'antefatto dello storico esperimento Conversi, Pancini, Piccione (CPP).
Le immagini e i documenti, che pubblichiamo in questo dossier, provengono quasi esclusivamente dall'archivio personale di Edoardo Amaldi, depositato presso il Dipartimento di Fisica dell'Università "La Sapienza" di Roma. Desideriamo ringraziare Ugo e Francesco Amaldi per la gentilezza con cui hanno messo a disposizione questi ricordi, i documenti e l'album di famiglia. Immagini e documenti sono stati esposti in una mostra fotografica presentata nell'estate 2002 a Madonna di Campiglio ("Rifugio Graffer"), organizzata da Gianni Battimelli e Bruno Maraviglia.
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