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Ho incontrato Imre Toth a Cosenza, nel luglio di del 1992, al III Minicorso di Storia delle Matematiche. Sapevo della sua presenza e confesso di essere partito da Napoli con la speranza di fargli un'intervista per la Lettera PRISTEM. Il "Minicorso" si è concluso con un dibattito su "Archimede tra mito e scienza" durante il quale Imre Toth ha preso appunti e chiesto precisazioni senza però intervenire nella discussione. E quest'ultima circostanza, in un certo senso, mi ha fatto piacere: temevo, infatti, che nel suo intervento potesse anticipare i temi che avrei voluto trattare nella mia intervista.
In questo articolo Vanni Gorni delinea un’attività didattica che possa interessare più settori della Matematica insegnata nei Licei. Lavorando sui quadrati magici arriva a utilizzare l’Aritmetica e la Geometria analitica effettuando le verifiche grazie a un software di Geometria dinamica. L'articolo è stato pubblicato sul numero 16 di Alice & Bob. Qui riportiamo l'introduzione dell'autore. Per leggere l'intero articolo scarica il pdf.
Il 12 maggio 2010, Imre Toth improvvisamente ci ha lasciati. Un amico per noi del PRISTEM che abbiamo ospitato diverse volte nei nostri convegni, ai quali Toth partecipava con passione e simpatia. Pubblichiamo un ricordo di Liliana Curcio e un'intervista da lei fatta,a Toth, qualche anno fa.
IL TEOREMA DELL’UTILITÀ MASSIMA Supponiamo per semplicità che esistano soltanto due beni. Supponiamo altresì che le preferenze di chi scambia sul mercato siano rappresentabili da una funzione di utilità in cui l'utilità totale U(x, y) dipende dalle quantità dei due beni, x e y: U(x, y)=u(x) + v(y). (Si noti la peculiarità formale di questa funzione di utilità: è additiva e separabile, vale a dire l’utilità di un bene non dipende da quella dell’altro. Torneremo tra poco su questo punto.)
Dal n.74-75 di "Lettera Matematica PRISTEM", dedicato alla storia e al presente dell'Economia matematica, pubblichiamo l'articolo di Enrico Saltari sulla figura di Leon Walras e la nascita della disciplina degli ultimi decenni dell'Ottocento.
Il tre aprile scorso, durante la notte, Ida, la moglie di Franco, si accorge del respiro affannoso del marito; cerca inutilmente di risvegliarlo. Nell’ospedale più vicino a Frattamaggiore, dove abita, possono solo constatare la presenza di un’imponente emorragia cerebrale e la gravità della situazione; lo indirizzano a Napoli, ad un altro ospedale, il “Cardarelli”, il più grande ed attrezzato dell’Italia meridionale, luogo d’elezione del dolore e della speranza. La situazione appare disperata, viene subito sottoposto ad un lungo, delicato intervento. Con sorpresa degli stessi chirurgi resiste; viene trasferito in rianimazione, ma non si risveglia dal coma farmacologico. Seguono due lunghe settimane. La speranza che si salvi si accompagna alla consapevolezza che il danno cerebrale è vasto: e’ condannato, pare certo, ad uno stato vegetativo, quello stesso stato vegetativo che in tante discussioni, provocate da recenti fatti di cronaca, riteneva una non vita. Il 17 aprile cede...
John Torrence Tate, vincitore del prestigioso "premio Abel" 2010, è stato intervistato per MADDMATHS da Maria Gualdani. Ringraziamo gli amici di "MADDMATHS" per averci gentilemente concesso l'autorizzazione a riprodurre l'intervista (video in inglese e testo tradotto in italiano).
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