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Sono ormai frequenti i casi di laici che, a tempo pieno o parziale, investono le proprie conoscenze teoriche e pratiche a servizio di una comunità cristiana. Dismessi i panni da professionisti, svelato l’inganno che in pastorale li vuole nulla più che semplici esecutori, scoprono che la techne greca, l’arte della partecipazione consapevole, è possibile anche nella chiesa. Immediato è il conflitto con molti laici e presbiteri che li scoraggiano a occuparsi di "cose sacre" limitandosi alla "profanità" del mondo. A costoro rispondono: "la teologia siamo (anche) noi". Fanno così eco a quanto il docente di logica Piergiorgio Odifreddi scrive in apertura di un suo libro: "la cultura siamo (anche) noi". La lotta del laico con la teologia e del matematico con la cultura è, in fondo, la medesima.
Il Premio Descartes 2006, per la comunicazione scientifica, è stato assegnato a Vittorio Silvestrini, il fisico italiano che ha fondato la Città della Scienza di Napoli. Il prestigioso riconoscimento, conferito dalla Commissione Europea, è nato per ricompensare l'eccellenza nella ricerca e per incoraggiare i professionisti dell'informazione scientifica a rendere accessibili al grande pubblico i risultati della scienza. La cerimonia di assegnazione avrà luogo a Bruxelles il 7 marzo 2007.
In occasione del conferimento del Premio Descartes, Vittorio Silvestrini ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.
Alcuni racconti di Elisabetta Strickland, ispirati al mondo matematico, sono già comparsi nella raccolta I numeri nel cuore (di Ciro Ciliberto, Fausto Saleri ed Elisabetta Strickland), pubblicato l'anno scorso da Springer.
Di Elisabetta Strickland pubblichiamo ora il racconto inedito "Una bottoglia speciale".
Alcuni racconti di Elisabetta Strickland, ispirati al mondo matematico, sono già comparsi nella raccolta I numeri nel cuore (di Ciro Ciliberto, Fausto Saleri ed Elisabetta Strickland), pubblicato l'anno scorso da Springer.
Dopo aver pubblicato, alcune settimane fa, un primo racconto inedito di Elisabetta Strickland (L'intimidazione), proponiamo ora un nuovo racconto autobiografico dell'autrice,
"Il thermos portafortuna",
che rievoca una fase rilevante della storia italiana
Alcuni racconti di Elisabetta Strickland, ispirati al mondo matematico, sono già comparsi nella raccolta I numeri nel cuore (di Ciro Ciliberto, Fausto Saleri ed Elisabetta Strickland), pubblicato l'anno scorso da Springer.
Di Elisabetta Strickland pubblichiamo ora il racconto inedito "L'intimidazione", che ricorda, attraverso un episodio autobiografico dell'autrice, una fase rilevante della storia italiana
di Liz Newton.
Proponiamo ai nostri lettori un bellissimo articolo dedicato alla Geometria deli origami scritto da Liz Newton per la rivista inglese Plus Magazine... living mathematics. Ringraziamo la redazione e l'autrice per averci concesso la possibilità di tradurlo e Robert J. Lang per averci permesso di inserire le foto delle sue opere.
La “lunga marcia” è quella verso l’attivazione dei primi
computers in Italia. Siamo nei primi anni ’50: sul traguardo del primo computer arrivano, quasi contemporaneamente, Milano, Pisa e Roma...
I gruppi diedrali e quelli ciclici
Si è visto che i gruppi finiti di isometrie del piano possono contenere solo rotazioni e riflessioni: sono detti " gruppi di roson i " mettendo in evidenza le figure più suggestive di cui sono gruppi di simmetria. In pratica, nell'arte o nella natura, si possono reperire numerosi esempi significativi di questi modelli. Ecco alcuni esempi nella Figura 2.10, ancora tratti dal bel libro di Slavik Jablan
Per "misurare" la simmetria occorre passare dalle quantità alle strutture
Questo è il primo e naturale interrogativo che si trova nel libro di M.A. Armstrong [1] dedicato alla nozione di simmetria ed al linguaggio specifico con cui viene trattata in matematica: quello della teoria dei gruppi. In fin dei conti, i calcoli sulle quantità costituiscono una parte rilevante dell'osservazione scientifica. È facile -e istruttivo- scoprire che in questo caso la domanda è banale e forse inutile.
Mi piace pensare che tanto tempo fa la simmetria fosse soprattutto una proprietà estetica. Con questo valore viene ancora oggi considerata in ogni rappresentazione artistica, in particolare in ogni espressione dell'arte figurativa. Ma, allo stesso tempo, è chiaro che, fin dai periodi più antichi, proprio la simmetria delle figure incorporava in sé i germi di una prima, rudimentale, forma di osservazione scientifica, come se qualche nostro acuto progenitore avesse scoperto che, attraverso le figure, si trasmettono idee e concetti e che la simmetria fornisce un primo, elementare, principio di classificazione.