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Il n° 16-17 di "PRISTEM/Storia" è interamente dedicato al tema "scienza e società". Di questo numero della rivista proponiamo ora il saggio e la posizione di Carlo Albero Redi sul dibattuto problema delle cellule staminali
Qualunque sia la riposta, io non vedo l'ora di vedere il meraviglioso insieme di Matematica e Disegno geometrico che si manifesta nella ricerca. L'articolo qui presentato è apparso con il titolo originale String theory: from Newton to Einstein and beyond sul sito Plus (http://plus.maths.org/issue45/features/berman/index.html), che ringraziamo.
L'intervento è la trascrizione della relazione del professor Salvatore Settis in occasione della cerimonia della consegna dei diplomi ai dottori di ricerca dell'Università degli Studi di Milano il 16 giugno 2004.
Capita, a volte, che alcuni luoghi geometrici interessanti sino ottenuti in modo più semplice rispetto a quelli già noti e che, proprio per questa ragione, abbiano una valenza educativa pregnante, come succede parallelamente in Fisica quando, per illustrare una legge, un esperimento eseguito con mezzi “poveri” può essere didatticamente più efficace di quello condotto con strumenti più sofisticati.
"Cosa mi piace del sole?"- "L'ombra" Battuta dei contadini umbri pronunciata nei caldi mesi estivi; a me, che non amo il caldo questo motto spiritoso piace molto.
La rete nazionale "Scienza e Società" muove i primi passi. Dopo il Convegno di Genova "La ricerca del futuro : qual scienza per quale sviluppo" (fine ottobre 2006), l'assemblea di Bologna del 12 gennaio ha eletto un Coordinamento (provvisorio) costituito da Manuela Arata, Lucio Bianco, Silvia Caianiello, Paola Govoni, Angelo Guerraggio, Giunio Luzzatto. L'assemblea ha anche discusso le linee-guida dello statuto della Rete (attraverso il quale, nella sua versione definitiva, verranno raccolte le adesioni) e soprattutto posto le basi delle prossime iniziative. Queste approfondiranno i molteplici aspetti dei rapporti tra scienza e società, come si presentano nelle società industriali,cercando di favorire anche in Italia - tra docenti, ricercatori, cittadini - la consapevolezza della posizione strategica che questi rapporti occupano per lo sviluppo del Paese. Su questi temi pubblichiamo qui il saggio "Scienza e società oggi" che compare nel n. 16-17 di "PRISTEM/Storia Note di Matematica, Storia, Cultura".
Nell'anno 1930, gli Stati Uniti d'America spendevano per la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico (R&S) 140 milioni di dollari. Dieci anni dopo. nel 1940, la spesa era più che raddoppiata: 309 milioni di dollari1. Passa ancora un decennio e troviamo gli Usa - con una guerra vinta alle spalle e un ruolo da superpotenza da assolvere - che investono in scienza e tecnologia una quantità di risorse da dieci a cento volte maggiore: nel 1953 la spesa in R&S ammonta all'equivalente di 30 miliardi è dollari odierni.2
Laurent Schwartz è morto giovedi 4 luglio - la notizia della sua scomparsa è però stata comunicata qualche giorno dopo - all'età di 87 anni. Con lui scompare uno dei più importanti e significativi matematici del Novecento.
Dopo aver messo il teorema ai voti, il professore decide: "poiché la maggioranza degli studenti è favorevole, lo dimostriamo". Non è il comportamento solito al quale ci ha abituato la scuola, ma lo era per Laurent Schwartz: uno dei massimi matematici del Novecento, che a ottantadue anni ci ha narrato la propria vita in "Un mathématicien aux prises avec le siècle (Odile Jacob, 1997)".
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