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Roger Godement è stato uno dei matematici francesi più brillanti e attivi della seconda metà del Novecento. Allievo di Henri Cartan e convinto bourbakista sin dai primi anni ’50, è particolarmente noto per le sue ricerche e risultati in Analisi funzionale, in Algebra, sulla funzione zeta e sui gruppi di Lie.
Tratto dall'ultimo numero di Alice&Bob (n. 29, aprile 2012) pubblichiamo l'articolo che ripercorre la storia della collaborazione tra Ada Byron Lovelace, figlia del poeta Lord Byron, e il "padre del computer" Charles Babbage.
A Padova il Premio Galileo 2012 è andato al libro sulla Matematica "Il meraviglioso mondo dei numeri" del divulgatore inglese Alex Bellos.
“ORME PROFONDE. Grandi momenti nella storia della Matematica” Matera, palazzo Viceconte, 20-21-22 aprile 2012
Dall'ultimo numero di "Lettera matematica PRISTEM" (n. 80-81) interamento dedicato alla figura di Évariste Galois e curato da Renato Betti e Massimo Galuzzi, vi proponiano il contributo curato dallo stesso Renato Betti che descrive la vita e il lavoro del matematico francese.
Pare dunque accertato che Einstein può dormire sonni tranquilli, e che i neutrini non viaggiano a velocità superiore a quella della luce. Dopo un’accurata analisi dei dati, delle procedure e delle possibili fonti di errore, il risultato clamoroso annunciato mesi fa si è rivelato un effetto spurio prodotto da una irregolarità del sistema di rilevazione, tanto banale in linea di principio quanto sottile e difficile da individuare.
Il presidente dell'Accademia norvegese di Scienze e Lettere Nils Christian Stenseth ha oggi annunciato che il vincitore del “Premio Abel” 2012 è l'ungherese Endre Szemerédi dell'Istituto di Matematica Alfréd Rényi di Budapest, con la seguente motiva­zione: “per il suo contributo fondamentale alla matematica discreta e all’informatica teorica, in particolare per l’impatto profondo e duraturo che la sua opera ha avuto sulla teoria addittiva dei numeri e sulla teoria ergodica”.
L’idea di questo lavoro nasce dal fatto che le scienze naturali sono spesso insegnate in modo completamente separato dalla matematica. Ciò è vero soprattutto per la scuola superiore, ma a volte anche all’università. I modelli matematici che descrivono gli ecosistemi vengono illustrati solo raramente perché ritenuti troppo difficili da comprendere.
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