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L'articolo qui pubblicato è il testo di una lezione che Mario Porro ha tenuto nel corso di "Orientamatica", per gli studenti dell'ultimo anno delle superiori, a Milano il 9 ottobre 2009.
«Nella mia attività filosofica vi è una svolta fondamentale: negli anni 1899-1900, adottai la filosofia dell'atomismo logico e il metodo di Peano nell'ambito della logica matematica. Ciò rappresentò una trasformazione tanto grande da rendere il mio lavoro precedente, a eccezione di quello puramente matematico, irrilevante rispetto a tutto ciò che feci in seguito. Il cambiamento avvenuto in quegli anni rappresentò una rivoluzione; i cambiamenti successivi ebbero il carattere di una evoluzione».(1)
Mi piace pensare che tanto tempo fa la simmetria fosse soprattutto una proprietà estetica. Con questo valore viene ancora oggi considerata in ogni rappresentazione artistica, in particolare in ogni espressione dell'arte figurativa. Ma, allo stesso tempo, è chiaro che, fin dai periodi più antichi, proprio la simmetria delle figure incorporava in sé i germi di una prima, rudimentale, forma di osservazione scientifica, come se qualche nostro acuto progenitore avesse scoperto che, attraverso le figure, si trasmettono idee e concetti e che la simmetria fornisce un primo, elementare, principio di classificazione.
Per "misurare" la simmetria occorre passare dalle quantità alle strutture
Questo è il primo e naturale interrogativo che si trova nel libro di M.A. Armstrong [1] dedicato alla nozione di simmetria ed al linguaggio specifico con cui viene trattata in matematica: quello della teoria dei gruppi. In fin dei conti, i calcoli sulle quantità costituiscono una parte rilevante dell'osservazione scientifica. È facile -e istruttivo- scoprire che in questo caso la domanda è banale e forse inutile.
I gruppi diedrali e quelli ciclici
Si è visto che i gruppi finiti di isometrie del piano possono contenere solo rotazioni e riflessioni: sono detti " gruppi di roson i " mettendo in evidenza le figure più suggestive di cui sono gruppi di simmetria. In pratica, nell'arte o nella natura, si possono reperire numerosi esempi significativi di questi modelli. Ecco alcuni esempi nella Figura 2.10, ancora tratti dal bel libro di Slavik Jablan
La “lunga marcia” è quella verso l’attivazione dei primi
computers in Italia. Siamo nei primi anni ’50: sul traguardo del primo computer arrivano, quasi contemporaneamente, Milano, Pisa e Roma...
di Liz Newton.
Proponiamo ai nostri lettori un bellissimo articolo dedicato alla Geometria deli origami scritto da Liz Newton per la rivista inglese Plus Magazine... living mathematics. Ringraziamo la redazione e l'autrice per averci concesso la possibilità di tradurlo e Robert J. Lang per averci permesso di inserire le foto delle sue opere.
Alcuni racconti di Elisabetta Strickland, ispirati al mondo matematico, sono già comparsi nella raccolta I numeri nel cuore (di Ciro Ciliberto, Fausto Saleri ed Elisabetta Strickland), pubblicato l'anno scorso da Springer.
Di Elisabetta Strickland pubblichiamo ora il racconto inedito "L'intimidazione", che ricorda, attraverso un episodio autobiografico dell'autrice, una fase rilevante della storia italiana
Alcuni racconti di Elisabetta Strickland, ispirati al mondo matematico, sono già comparsi nella raccolta I numeri nel cuore (di Ciro Ciliberto, Fausto Saleri ed Elisabetta Strickland), pubblicato l'anno scorso da Springer.
Dopo aver pubblicato, alcune settimane fa, un primo racconto inedito di Elisabetta Strickland (L'intimidazione), proponiamo ora un nuovo racconto autobiografico dell'autrice,
"Il thermos portafortuna",
che rievoca una fase rilevante della storia italiana
Alcuni racconti di Elisabetta Strickland, ispirati al mondo matematico, sono già comparsi nella raccolta I numeri nel cuore (di Ciro Ciliberto, Fausto Saleri ed Elisabetta Strickland), pubblicato l'anno scorso da Springer.
Di Elisabetta Strickland pubblichiamo ora il racconto inedito "Una bottoglia speciale".