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Anticipiamo dal prossimo numero di "Alice&Bob" l'articolo di Renato Betti del Politecnico di Milano: è noto che i matematici nutrono una specie di affetto per i numeri. Non per tutti naturalmente perché in fin dei conti, per quanto importanti per la nostra cultura e per le realizzazioni concrete, i numeri sono pur sempre dati astratti, impalpabili.
In questo articolo si rivisitano alcune applicazioni della Teoria dei Grafi a problemi di colorabilità di particolari solidi di interesse per la Chimica noti come fullereni. La trattazione è corredata da alcune interessanti dimostrazioni elementari relative alla colorabilità del grafodi Petersen e all’unicità topologica del ciclo hamiltoniano del dodecaedro. In Appendice vengono riportati i diagrammi per la realizzazione e l’assemblaggio dei moduli PHiZZ che permettono di costruire modelli esteticamente soddisfacenti dello scheletro dei fullereni. Quanto contenuto in questo lavoro si può utilizzare per un laboratorio su origami e matematica.
Pubblichiamo l'articolo di G. T. HQ. Hoare e N. J. Lord, già comparso su The Mathematical Gazette con il titolo Intégrale, longueur, aire. Ringraziamo Gerry Leversha per la gentile concessione. La traduzione è a cura di  Susanna De Maron.
Intervento di Remy Langevin con nota introduttiva di Giorgio BolondiMateriale relativo all'intervento di Remi Langevindi Giorgio BOLONDI
Nato nel 1918, Richard Feynman è stato uno dei più grandi teorici della Fisica moderna. Premio Nobel nel 1965 per i suoi contributi all'Elettrodinamica quantistica, i suoi apporti sono stati fondamentali anche nella Fisica della materia condensata. Il suo stile, fatto di semplicità formale e d'intuizione concettuale, resta unico e ha giocato un ruolo enorme nel rinnovamento dell'insegnamento e della divulgazione scientifica. Le sue ultime parole, prima di spegnersi nel febbraio 1988, furono « This dying is boring » («Ci si annoia, a morire.»).
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