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L’intervista su “Libération” di Jean-Pierre Bourguignon, Direttore dell’Institut des Hautes Etudes Scientifiques di Bures sur Yvette.
Quand’è che la Matematica è entrata a far parte in modo strutturale della teoria economica divenendone quasi il linguaggio d’elezione? Di recente mi sono posto questa domanda, e la risposta è stata...
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Odifreddi e Saltari sul grande economista americano, premio Nobel nel 1970, morto domenica scorsa all'età di 94 anni.
Intervista a Paul Samuelson.
RICORDANDO FRANCESCO SPERANZAPERCHÉ LA MATEMATICA HA BISOGNO DELLA FILOSOFIA
Siamo molto simili ai nostri antenati. Condividiamo con loro il piacere della decorazione con motivi geometrici. Il motivo decorativo in architettonica è utile quanto bello, come afferma Christopher Alexander, teorico dell’architettura: “il principale scopo della decorazione nell’ambiente – in edifici, stanze e spazi pubblici- è di descrivere il mondo nel sua interezza connettendone le parti”[18]; “quando [l’ornamento] è ben impiegato viene sempre utilizzato in luoghi dove vi è un autentica mancanza, la necessità di un po’ più di struttura”.
I pavimenti di Tess JarayTess Jaray è un’artista astratta britannica, contemporanea, che nei suoi dipinti ad olio e nelle stampe ha lavorato a lungo con ritmi e motivi. Alla fine degli anni Ottanta, ha rivolto la sua attenzione al progetto di grandi pavimentazioni urbane nell’ambito di un processo di riqualificazione di alcuni dei maggiori centri cittadini in Gran Bretagna. Tra i suoi lavori spiccano alcuni significativi progetti come il distretto della cattedrale di Wakefield e la Centenary place a Birmingham.
I pavimenti di Carlo Scarpa A quasi mille anni dalle opere dei Cosmati, l’evoluzione più interessante è costituita da un affinamento della capacità di valutare cosa sia riconoscibile come pattern, l’acquisizione di un più sofisticato “senso dell’ordine”. Il pavimento che l’architetto italiano Carlo Scarpa progettò, nel 1961, per uno spazio relativamente piccolo all’interno del museo del palazzo Querini Stampalia a Venezia, è un segno di questo mutamento (Figura 8) [11].