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Concludiamo la pubblicazione del saggio di Giuseppina Ferriello, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico nautico "Nino Bixio" di Piano di Sorrento, sulle tecniche di ingegneria del mondo islamico.
Il libro di Francesco La Teana, dirigente scolastico e appassionato cultore di Storia della Fisica, già collaboratore della rivista Lettera Pristem con l'articolo "Storie di Meccanica Quantistica" (n. 36) e con la voce "Dirac" (nn. 50-51 - Grandi matematici del Novecento), autore di una Nascita del concetto di quanto e di altre pubblicazioni, prende in esame le varie teorie proposte per spiegare la natura della luce da Newton ai giorni nostri.
Com’è tristemente noto, la prima metà del Novecento fu teatro di due terribili guerre mondiali: quella degli anni 1914-1918 che costò complessivamente la perdita di circa 9 milioni di vite umane e quella ancor più cruenta degli anni 1939-1945 che costò complessivamente la perdita di circa 38 milioni di vite umane.
A soli cinque anni dalla fine della seconda guerra mondiale, ossia nel 1950 (quando Prodi aveva 26 anni), un gruppo di scienziati di varie nazioni, tra cui lo psicologo e pedagogista J. Piaget e il matematico G. Choquet, diede vita ad un’associazione internazionale dal titolo “Commission Internationale pour l’Etude et l’Amelioration de l’Enseignement Mathématique (Commissione internazionale per lo studio e il miglioramento dell’insegnamento della matematica) in sigla CIEAEM.
Roma, 7 febbraio 1989All’on. Beniamino Brocca – a tutti i membri della Commissione. Caro Presidente, cari Colleghi,questo mio scritto non è per recare disturbo ai lavori della Commissione, ma , al contrario, per renderli più snelli togliendo di mezzo un intervento che altrimenti avrei dovuto fare – a scarico di coscienza – pur sapendo di ripetere cose che ho già detto troppe volte.
Giovanni Prodi è scomparso nel gennaio 2010. Sul volume 34A N.4 di "L'insegnamento della Matematica e delle scienze integrate" (settembre 2011) Vinicio Villani ne ricorda l'impegno per la riforma dei programmi di Matematica nei vari livelli scolastici. Riproduciamo questo articolo (completato da una lettera, particolarmente significativa, del 7 febbraio 1989) ringraziando "L'insegnamento della Matematica e delle scienze integrate" per l'autorizzazione alla riproduzione.
Vengo finalmente a parlare delle principali riforme attuate (o quanto meno ipotizzate) in Italia nella seconda metà del Novecento con l’obiettivo di rinnovare contenuti e metodi dell’insegnamento della matematica nelle nostre scuole di ogni ordine e grado.Per maggiore chiarezza suddividerò l’esposizione in quattro parti riguardanti:
I programmi, i libri di testo e le norme sulle quali mi sono dilungato nel capitolo precedente rappresentano indubbiamente una componente importante delle riforme scolastiche. Ma non ne sono l’unica componente. Ritengo quindi opportuno citare brevemente alcune iniziative collaterali che Prodi ha contribuito a costruire e a gestire (con successo).4.1 Il Syllabus di Matematica per l’accesso alle Facoltà scientifiche